Come ginecologa, Prenatal Tutor, Cousellor e madre collaboro al Corso di educazione alla nascita coordinato dall’ostetrica Francesca Tessarolo. Questo corso non insegna alle donne a partorire, perché già lo sanno fare da sempre.
Questo corso ha lo scopo di:
Programma del corso:
Incontro GRATUITO e aperto a tutti ONLINE:
1) “Comunicare con il bambino prenatale. Come e perché.”
Dott.ssa Maria Grazia Terreni
Prosegue per gli iscritti al percorso:
2) Introduzione: La nascita del gruppo.
Dott.ssa Maria Grazia Terreni
Francesca Tessarolo Ostetrica
3) Il travaglio e il pavimento pelvico: corpo ed emozioni della donna e del bambino. I papà in Travaglio.
Francesca Tessarolo Ostetrica
4) Il corpo in gravidanza: cambiamenti, dolori, esercizi.
Tecla Guarino Osteopata
5) Il dolore del parto: faccio l’epidurale o no?
Dott.ssa Maria Grazia Terreni
6) La nascita e il luogo del parto.
Francesca Tessarolo Ostetrica
7) Madre, padre, genitori… insieme per accompagnare la crescita.
Dott.ssa Cristina Rigamonti
8) E dopo il parto?
Dott.ssa Maria Grazia Terreni
9) Allattamento: non solo latte!
Francesca Tessarolo Ostetrica
10) Cura del neonato e chiusura del gruppo.
Dott. Marco Caraffa Pediatra
Francesca Tessarolo Ostetrica
Sede del corso: Campus Medico, Via Mazzini 10, Varese.
Costo 220€ a coppia
Per iscrizione ufficiale al corso pre parto, scrivi una mail a info@campusmedico.it: vi risponderanno con tutte le specifiche per concludere l’iscrizione stessa.
Il mio interesse per la vita prenatale è iniziato quando mia figlia era dentro di me, più di venti anni fa.
Poco tempo dopo il parto ho iniziato a cercare nei miei libri di ginecologia se ci fosse qualche riga, magari sfuggita, che confermasse la fantasia che la creatura che avevo in grembo potesse sentire le mie parole, i miei pensieri e il mio amore per lei.
Ma non trovai nessuna risposta.
Continuando le mie ricerche però scoprii che coloro che si occupano della psiche umana, psicoanalisti e psicoterapeuti, avevano ben compreso che molte delle criticità dei loro pazienti avevano evidenti correlazioni con il concepimento, la vita prenatale, la modalità del parto e l’immediato periodo post natale.
Poi il gioco delle coincidenze mi ha fatto incontrare ANEP (Associazione Nazionale per l’Educazione Prenatale), associazione che si occupa di studiare e diffondere l’importanza della vita prenatale e della sua influenza sulla salute psicofisica dell’adulto futuro e questo anche attraverso un percorso formativo, che ho poi frequentato, per diventare un Prenatal Tutor.
Il Tutore Prenatale è come un genitore positivo provvisorio che accompagna la triade madre -padre – bambino durante il percorso della gravidanza.
È stato così, da Prenatal Tutor, che ho iniziato a organizzare, con altri operatori, corsi, cosiddetti, di preparazione al parto.
Da allora l’avventura continua e il mio amore e il mio interesse per il bambino prenatale persiste e alimenta il mio entusiasmo, anche in momenti di stanchezza, di insegnare ai genitori come creare precocemente un legame con il loro bambino prima che nasca.
Un bambino precocemente amato e rispettato avrà grandi possibilità di diventare un adulto sufficientemente sano ed equilibrato da poter contribuire positivamente, con la sua presenza e il suo operato, alla costruzione di un mondo migliore.
Perché un mondo migliore di quello in cui viviamo dovrebbe essere, in definitiva, l’obiettivo finale di tutti noi che amiamo i nostri figli.
Sono ostetrica dal 2010, ad oggi libera professionista per scelta, mossa dal desiderio di diffondere la conoscenza del mondo prenatale alle coppie che desiderano un bambino e a quelle in attesa durante i nove mesi, accompagnandole fino a dopo la nascita.
Il mio approccio all’ostetricia è principalmente improntato sulla comunicazione con il bambino nella pancia e sull’ascolto attivo della persona. Il mio motto è che non esista un meglio in assoluto, ma solo il meglio per ogni singola donna, coppia, bambino ed è questo il principio che sta alla base della mia assistenza ogni giorno.
Sono responsabile, in collaborazione con la dott.ssa Terreni, del corso di educazione alla nascita, che vuol essere un accompagnamento non solo verso l’incontro con il bambino al parto, ma alla scoperta di una relazione che si getta già durante i 9 mesi di gravidanza.
L’esperienza maturata con le coppie in questi anni, la mia gravidanza e la nascita del mio bambino, hanno arricchito il mio essere donna e il mio essere ostetrica e per questo sono immensamente grata.
Tra le altre attività mi occupo di:
Perché si diventa Osteopati
Da neonata ero come tanti dei vostri figli: coliche gassose, diarrea, disturbi del sonno, intolleranze alimentari. Fortunatamente avevo un ottimo pediatra che mi ha aiutata molto. I miei genitori sono sempre stati grati della professionalità di quel medico e me ne hanno decantato sempre la competenza e la dedizione. Io sono cresciuta con questo sentimento.
Nell’infanzia ho fatto tante esperienze: mi sono giocata in ambiti di convivenza e di aggregazione, di piccole responsabilità, di grandi ideali. Una cosa di cui ringrazierò sempre i miei genitori è quella di avermi fatto fare sport non agonistico, nuoto, ed educazione al movimento: una sorta di ginnastica – danza che mi reso fisicamente equilibrata ed armonica.
Al liceo classico poi ho aperto la mia mente a tutta l’esperienza umana ed alla ricerca che l’uomo ha sempre fatto verso la verità e la libertà. Al momento della scelta dell’università avevo chiaro una cosa sola: volevo fare qualcosa per far star bene le persone così come tante persone mi avevano fatto star bene sino ad allora. La scelta più ovvia sembrava quindi la facoltà di Medicina.
Un incontro inaspettato con un Osteopata molto affermato, come tante circostanze che ti capitano nella vita e che devi saper leggere, mi ha aperto invece un mondo alternativo ai farmaci e orientato a considerare più la persona che non la sua malattia, un equilibrio nella vita più che un prodotto chimico in quel momento. Da allora l’olismo è stato il mio orizzonte culturale. Io sono certa che il benessere e l’equilibrio psico-fisico-emozionale-spirituale di una persona non siano inscindibili e che la patologia non la si cura eliminando il sintomo ma arrivando alla radice del fenomeno che la produce. Per questo motivo ho intrapreso un corso di studi full time di 5 anni presso l’International College of Osteopathic Medicine a Milano, seguito da un master in scienze osteopatiche presso la University of Surrey a Londra e continuo a frequentare corsi e seminari per mantenere la mia mente aperta a più conoscenze, perché voglio far star bene le persone.
Per questo mi sono circondata di amici Professionisti che, come me, credono in un approccio globale alla persona. Ancora oggi. Io sono cresciuta con questo sentimento.